Dove Siamo


 

Trecastagni

(la località ove ha sede il nostro Bed & Breakfast)
Comune del Parco dell’Etna, sito a circa 600 mt. di altitudine.

 

Il paese, che comincia a formarsi già nel 1400, viene venduto nel 1641 dal Re di Spagna Filippo IV al Principe Di Giovanni. Per discendenza femminile pervenne quindi ad Anna Maria IV la quale fu investita del titolo di Principessa di Trecastagni; avendo costei sposato il principe Alliata di Villafranca il paese passò sotto il dominio di quest’ultima casata. Il territorio comunale è situato nel versante di sud est del vulcano, ed il lieve declivio ad andamento collinare che lo caratterizza fa si che la sua posizione sia favorevole sia sotto il profilo panoramico ma soprattutto climatico ed agricolo. Le culture prevalenti sono i vigneti ed i castagneti. La estesa presenza di questi ultimi ha fatto sì che si sia notevolmente sviluppata nel paese la lavorazione del legno.

         

Chiesa Madre e scalinata

  

Panorama e veduta dei tetti

Mentre la cultura della vite, nei decenni trascorsi travagliata dalla crisi del mercato vinicolo, ora ha ripreso nuova linfa dalla rivalutazione del vino e particolarmente di quello siciliano. Infatti come vino dell’Etna, può fregiarsi della denominazione DOC, ed è particolarmente apprezzato dagli intenditori. Non a caso su questo versante etneo sono presenti antiche e nuove case di imbottigliamento che fanno uscire dalla loro cantine prodotti assai pregiati. Da sottolineare in questa sede che anche un famoso personaggio del mondo della musica internazionale, Mick Hucknall dei Simple Red, ha acquistato un vigneto in territorio etneo ed ha deciso di produrre anch’egli il vino siciliano, sotto l’etichetta “Il Cantante”.

          

  Il Santuario con lo sfondo dell'Etna                                          

 

Uno dei numerosi ex voto

Il paese conta oggi 8.ooo abitanti circa. Il centro storico è rimasto pressoché indenne dal boom edilizio ed in esso fanno spicco monumenti di notevole pregio quali la Chiesa Madre, la Chiesa del Bianco e quella del Purgatorio, oltre il Palazzo del Principe.Numerosi i “palazzotti” del ‘600 e ‘700 ed alcune belle ville padronali dell’800.

Di particolare rilevanza la Chiesa Madre posta su un elevato belvedere cui si perviene anche da una lunga e scenografica scalinata antistante. Dedicata a S. Nicola di Bari, fu costruita nel 1400 e le fu attribuita dignità di Parrocchia e Arcipretura nel 1667. La pietra lavica dell’Etna è la materia prima che è stato maggiormente usata per ornare questo tempio sia all’esterno che all’interno. Infatti le tre navate sono sorrette da massicci pilastri di questo materiale così come le arcate dalle quali si accede all’abside centrale, il che attribuisce alla chiesa un’aria di sobrietà ed austerità. Importante anche la chiesa dei santi Alfio Filadelfo e Cirino; iniziata nella seconda metà del ‘600 e ultimata alla fine dell’800, venne eretta a Santuaro nel 1928.
Da segnalare all’interno un ambiente in cui sono raccolti centinaia di ex voto, alcuni risalenti ai primi del ‘900, raffiguranti le scene che hanno poi dato motivo di gridare al miracolo. Sono quadretti in stile naif che rappresentano un vero e proprio patrimonio della cultura e della devozione popolare. Attorno al Santuario ma in pratica lungo tutto il paesesi svolge,nell’arco di quasi tutto il mese di maggio, la festa in onore dei tre santi, evento folcloristico di notevole portata che richiama a Trecastagni migliaia di visitatori(vedi Folclore). Da citare anche la Chiesa di S. Antonio con pregevole altare ligneo del ‘600 ed adiacente convento e chiostro. Per concludere una nota sul clima: è quello collinare, d’inverno assai mite con giornate in cui non sono necessari indumenti pesanti, in primavera ed autunno tiepido o addirittura caldo, quanto di meglio per poter effettuare gite, visite e passeggiate nei dintorni o addirittura scendere sulla costa e fare il bagno;nella bella stagione le lunghe giornate sono decisamente estive, ideali per recarsi al mare o sdraiarsi sui prati all’ombra dei vasti castagneti della zona; ma fresche e serene sono le nottate grazie alla escursione termica che caratterizza tutta la zona etnea.