10
Nov

Catania

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Catania è il nostro capoluogo di provincia e dista da Trecastagni quindici chilometri circa. Lo sviluppo della città si è realizzato anche nel territorio dei comuni limitrofi con cui non esiste ormai soluzione di continuità. Pertanto l'agglomerato urbano conta ben più dei 350.000 degli abitanti censiti nella città.
E' una città che solo da qualche decennio si è affacciata sul mare grazie all'apertura di nuove grandi arterie viarie. La città si compone di un nucleo antico, il centro storico e della zona nuova rapidamente sviluppatasi nel dopoguerra
L'origine di Catania è molto antica e incerta. Venne forse fondata dai calcidesi nel 700 a.c. poi abitata dai Sicani, dai Siculi e dai Greci; divenne quindi colonia romana ed in quell'epoca assurse a notevoli fasti. Lo testimoniano la presenza del Teatro romano dell'Odeon e dell'Anfiteatro, i primi due ancora oggi utilizzati per suggestivi spettacoli estivi.
La città subì eventi distruttivi quali terremoti ed eruzioni per cui poco ci resta della dominazioni bizantine, arabe, normanne. Grandiosa testimonianza il Castello Ursino, castello federiciano la cui costruzione si fa risalire al 1200. Prima posto in riva al mare ora, a seguito delle successive eruzioni dell'Etna, è venuto a trovarsi nell'entroterra della città.
Il tremendo terremoto del 1693 distrusse la città che venne ricostruita subito dopo all'insegna del barocco.


Castello Ursino

Il Duomo e L'elefante


Stupendi monumenti, chiese, palazzi ne testimoniano la sua magnificenza. Citiamo fra i più importanti piazza Duomo con il Palazzo di Città, Il Palazzo dei Chierici e la Porta Uzeda il tempio di S. Agata e la Fontana dell'Elefante, simbolo della città;Palazzo Biscari, quello dell'Università ed il grandioso Monastero dei Benedettini. Quest'ultimo grande complesso, - secondo in Europa per grandezza solo a quello di Mafra in Portogallo - è oggi Facoltà universitaria di Lettere e comprende al suo interno due grandi chiostri. Adiacente al Monastero è posta la chiesa di S. Nicola,grande tempio iniziato alla fine del 1600 e rimasto purtroppo incompiuto.
L'interno della chiesa è a tre navate e raggiunge una lunghezza di 105 metri; i pavimenti sono ricoperti di marmi pregiati e le cappelle laterali sono arricchite da tele attribuite ad autori al tempo rinomati. Il tutto trasmette una sensazione di grandiosità anche per l'altezza delle volte e la luce che penetra dagli alti finestroni.

 

Organo di Donato del Piano

Via crociferi

L'altare maggiore è contornato da un coro ligneo riccamente scolpito e su di esso sovrasta il celebre organo di Donato del Piano, strumento andato pressoché totalmente distrutto per la devastazione dei vandali, ora finalmente restaurato. La chiesa si affaccia su una piazza semicircolare che sembra faccia da naturale cornice alla sua maestosità, è sede di rappresentazioni e concerti estivi ed è meta costante di visitatori e turisti.
 

Teatro Massimo foto risalente a gli anni '30

Chiostro - Monastero dei Benedettini

Troppo breve lo spazio per descrivere compiutamente tutti questi tesori, e ancora innumerevoli chiese e ancora palazzi monumenti, musei che fanno di Catania una città da non perdere.
In questa carrellata non si può tacere però di via Crociferi con le sue maestose chiese, ritenuta non a torto una delle più belle e suggestive strade d'Italia; di sera e fino a tarda notte si anima per l'affluire di tanta gente attirata dalla suggestione dei luoghi e dalla presenza dei numerosi e caratteristici locali.
Ed il Teatro Bellini, vanto della città, intitolato al suo Cigno, costruito nell'800 per opera dell'architetto Sada, nella cui grande sala contornata da quattro ordini di palchi e dal loggione, si tengono apprezzate stagioni liriche e concertistiche. 
E poi il Giardino Bellini importante polmone verde posto al centro della città, e l'Orto botanico che raccoglie al suo interno innumerevoli varietà di piante esotiche
Ed ancora scorci suggestivi come il borgo marinaro di S. Giovanni li Cuti con il suo porticciolo, la borgata di Ognina con la sua Chiesa a pochi metri dalla riva, il suo piccolo porto e le ville liberty prospicienti al mare. Ed il grande porto della città, ora per traffico tra i più importanti del Mediterraneo, sul quale il sole tramonta creando suggestive e magiche visioni. 
Ed ancora una visita merita il mercatino che si svolge ogni domenica in piazza del Carmine, con decine e decine di bancarelle che offrono gli oggetti più strani; ed i grandi mercati come quello della "a fera o luni" , la fiera del lunedì, e quello della pescheria nel centro storico settecentesco della città ad un passo da piazza Duomo, al quale si accede fiancheggiando l' "acqua a lenzolu" una splendida fontana alimentata dal torrente Amenano che transita nel sottosuolo della città; mercato nel quale il pesce arriva ad ondate man mano che viene pescato e dove frutta e verdura oltre a rappresentare per la loro freschezza autentiche delizie per il palato riempiono la vista con i loro colori.
 

Acqua a lenzolu

Il porto al tramonto

 

Impossibile continuare, altrimenti si rischierebbe di scrivere un romanzo e non è questa la nostra intenzione, almeno in questa sede. Qui si vuole dare solo qualche breve nota sulla città; e allora per i necessari approfondimenti, preferiamo rimandarvi all'erudito sito messo in rete a cura del Comune

http://www.comune.catania.it/conoscerect/filodarianna/filo_verde.htm
ove sono, tra l'altro, consigliati anche itinerari bilingue.

E l’amore che i catanesi nutrono per la loro città è testimoniato anche da una suggestiva canzone in cui si parla di Catania rievocandone il passato e celebrando le sue bellezze. La canzone,  il cui ascolto finisce quasi  per commuovere, è stata composta da Giuseppe Castiglia, cantautore catanese di successo, molto amato nella città.

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